Dal 2011 presenti a Torino, e poi sui Navigli, “quelli delle patate” sbarcano nella Chinatown meneghina

Avete presente le “jacket potatoes”? Un’idea culinaria anglosassone, la patata cotta in forno e poi farcita.
A Torino, nel 2011, nasce la versione italiana.
L’idea è sempre la stessa, patate da farcire ma con ricette tutte made in Italy.
Nasce così Poormanger.
Nel 2020 avviene l’acquisizione da parte di Cirfood e l’espansione con la prima apertura a Milano.
Da pochi giorni “quelli delle patate” sono anche in Via Paolo Sarpi, al 60.

Il perchè del nome? Presto spiegato, unisce l’inglese “Poor” che richiama a un cibo povero e semplice, la patata. Mentre la pronuncia di Poormanger significa “per mangiare” sia in francese che in dialetto piemontese.
Quindi forte identità, a tavola ma anche negli arredi, caldi e accoglienti con anche un piccolo corner dove poter scambiare fumetti presente all’ingresso.


Torniamo al cibo , anzi alla patata! Quelle servite qui sono da circa 400 grammi, con una polpa bella farinosa e a pasta gialla. Vengono cotte in un forno speciale, a gas, e poi mantecate con olio evo ligure. Alla fine si avrà una patata morbida e ben condita con una buccia super croccante da mangiare!
Le farciture richiamano i migliori piatti italiani, la mia preferita resta la carbonara con crema al tuorlo d’uovo, guanciale croccante, pecorino e pepe.
Ma ho provato anche la cuor di burrata con prosciutto crudo e olive e quella con baccalà mantecato e cipolle rosse caramellate.
I prezzi sono veramente economici , si va dai 5,5 € ad un massimo di 8 €. Altra menzione per gli antipasti perchè, per alcuni di loro, è possibile chiedere la mezza porzione a 4 €.







Sarpi si conferma un punto di partenza, o di arrivo, per nuove realtà. Sicuramente quella della patata ripiena è un format che strizza l’occhio al palato ed anche al portafoglio.
Provato & approvato!